Salve gente!
Giovedì scorso sono andato a Padova, all’istituto oncologico veneto.
Già il fatto di essermi alzato alle 7 per partire mi aveva fatto incazzare abbastanza.
Infatti all’inizio ho cercato in tutti modi di farmi lasciare a casa però ovviamente non c’è stato verso.
Anzi i miei mi hanno pure preso in giro, dicendo:
“ja antò mica devono visitare a me o a papà, ma devono visitare te”
Lo pensavo anch’io.
Se non fosse per un piccolo particolare:
Non mi hanno visitato.
Non mi hanno pesato ne chiesto niente.
Bhe una cosa me l’hanno chiesta.
“Come stai?”
Una favola direi.
Cammino come uno zombie, cado ogni due secondi, non ho forze, ho la parte sinistra del corpo che non serve.
Sto bene, non si vede?
Bhe in realtà gli ho risposto con:
“Na chiavica”
Ovvero in napoletano significa “uno schifo”
Fortunatamente il medico che mi ha “visitato” era di Avellino quindi un po’ capiva il napoletano.
MA a parte questo, alla fine potevo tranquillamente stare a casa, mi hanno fatto salire inutilmente.
Ma soprattutto mi hanno fatto stancare per niente.
Mi sono fatto sedici fottute ore di viaggio.
Per cosa poi?
solo per ricevere la spiegazione di questa ennesima terapia sperimentale.
Tra l’altro l’ho dimenticata appena uscito dal reparto ha ha.
Che altro non è l’ennesimo mix di farmaci.
Come la chemio che feci a ottobre.
Bhe in realtà il “vepesid” che prendo per questa terapia sperimentale lo prendevo anche per la chemio.
E questa cosa mi insospettisce un po’.
Nel senso che considerando com’è finita l’ultima volta, bhe non mi rassicura.
L’unica cosa “buona” che è uscita da tutto ciò però, è che lo scarico che avevo ordinato una settimana fa, l’ho ritirato venerdì.
Ora resta solo montarlo.
Almeno una cosa che mi rende felice in tutto sta situazione.
Almeno in mezzo a tutto sto casino, ci sono anche cose buone.
Non solo cose brutte.
E questo è il consiglio che vi do ragazzi:
Cercate sempre delle cose buone, delle cose che vi fanno star bene nonostante i casini.
Ricordate che non tutto è negativo.
Un abbraccio.
