In un mio vecchio articolo, intitolato
“autonomi’, vi ho raccontato di quanto sia importante per me l’essere autonomo.
Ho sempre preferito fare tutto da solo e quindi evitare di farmi aiutare.
Da piccolo, quando capitava che dovevo montare i giocattoli, rifiutavo l’aiuto di mio padre perché volevo farlo da solo, volevo imparare, senza aiuti.
Pensate che quando imparai ad usare la bici senza le rotelle, sconvolsi tutti.
D’altronde, era normale visto che, come vi ho raccontato, dati i vari problemi che mi aveva causato il tumore, nessuno si aspettava che riuscissi in quella che sembrava, almeno in apparenza, una semplice impresa.
Il mio voler essere a tutti costi autonomo a volte preoccupava i miei genitori.
Del perché non lo so.
Ma credo era dato dal fatto che pensavano fossi fragile.
Fatto sta che alla fine, dopo un po’ di tempo si sono rassegnati e mi hanno lasciato respirare.
Fino ad ora.
Perché come tutti sapete, la situazione è peggiorata e continua a peggiorare.
Questo in cosa si traduce?
Bhe semplice, che mi stanno di nuovo addosso.
Ma non solo i miei genitori eh, ma anche i miei amici.
Non che non mi faccia piacere eh specifichiamo.
Però stiamo sempre lì, non accetto il fatto che in questo momento ho bisogno di essere aiutato.
O meglio, per i miei è così.
Per me no.
Per me esagerano.
Non vogliono accettare che io ho bisogno di conoscere i miei limiti.
Se voglio fare il volo dell’angelo com’è capitato venerdì scorso fuori dalla palestra, mi devono concedere di farlo ha ha.
Si, sono caduto.
Fortunatamente non ho battuto la testa, ma mi sono solo sbucciato il ginocchio.
Ma fa niente, d’altronde una cicatrice in più non mi cambia niente.
Ah dimenticavo, mercoledì scorso ho fatto la risonanza però per capirci qualcosa dovrò aspettare domani, quando i miei andranno a Padova per parlare con il neurochirurgo.
Io ovviamente non mi aspetto nulla di buono, viste le mie condizioni.
Ad ogni modo, non so come andrà e lo sviluppo della situazione e non m’interessa.
Anche perché so che in un modo o nell’altro, passerà.
Comunque il consiglio che posso darvi è a parte l’essere autonomi ovviamente, cercate di superare i vostri limiti.
Un abbraccio,