Trasformate il dolore

Sapete, mi sono sempre chiesto se il dolore, cambi o no le persone;

E guardandomi attorno, mi sono accorto che effettivamente…

il dolore cambia davvero le persone.

E anche molto profondamente.

Perché purtroppo le ferite guariscono, ma le cicatrici ricorderanno sempre quel che è stato e ciò che non potrà più essere.

E questo vale per il dolore che non si può cancellare.

Un esempio? Me.

Il dolore mi ha cambiato radicalmente, ha cambiato la mia esistenza.

Fortunatamente però, mi ha cambiato in positivo.

Attraverso tutto questo dolore ho costruito una corazza, un’armatura che mi ha reso più forte.

Mi ha aperto gli occhi, mi ha permesso di guardare il mondo  da un’altra prospettiva.

Forse perché quando si ha tanto dolore alle spalle, si comprendono molte cose, che prima non si riuscivano a comprendere attraverso una “visione” del mondo normale.

Ti rende più maturo degli altri e ti rende meno stronzo.

Si esatto, ti rende meno stronzo.

E sapete perché dico così?

Perché chi ha sofferto in passato, ha un animo più sensibile ed è in grado di capire qualunque altro dolore di altre persone rispetto a chi invece, non ha provato certe cose.

Di cosa sto parlando?

Semplicemente di quelle persone che fanno battute stupide su questo genere di cose o provano un senso di disgusto alla visione di una cicatrice.

Ed è questo che mi fa rabbia, perché restare impassibili o avere questo comportamento nei confronti di chi soffre?

Perché non fare qualcosa? perché non cercare di aiutare quella persona che sta soffrendo?

possibile che l’unico modo per farvi avere un minimo di sensibilità sia aprivi gli occhi facendovi soffrire? bhe spero di no, anche perché il dolore non lo auguro a nessuno, specialmente perché sono il primo a non volerlo.

C’è da dire anche che il cambiamento non è sempre positivo.

C’è chi nega il dolore ignorandolo.

chi lo annega attraverso l’alcool.

chi si chiude in se stesso sprofondando nella depressione.

Chi lo trasforma in rabbia verso gli altri.

Chi scappa via da quel posto che ricordava sofferenza.

E così via.

da quanto avete letto, ci sono tanti tipi di cambiamenti, positivi e negativi.

Io però vi invoglio a quello positivo ovviamente, come me.

Perché c’è ancora tempo per trasformare il dolore in forza.

Riflettete.

Grazie per aver speso due minuti a leggere queste righe.

Un abbraccio.

 

 

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