Vita da Limited Edition

Stamattina scherzavo con mia madre sul fatto che nella mia vita mi son sempre capitate le cose più rare.

Diciamo che ho sempre pensato di non essere un ragazzo normale.

E questo non lo dico io, ma lo dicono i fatti.

Insomma, per tutti questi anni ho creduto di essere come tutti gli altri.

Magari molti di voi almeno in apparenza vedono un ragazzo normalissimo, ma vi assicuro che se scavate più a fondo capirete perché sto dicendo tutto ciò.

In tutta la mia vita ho sempre dovuto affrontare cose totalmente diverse dagli altri, e non mi riferisco alla scuola o negli sport.

Mi riferisco in generale.

Si vede che a me e alla mia famiglia le cose normali non piacciono.

Per noi quello che per gli altri sembrerebbe anormale, per noi è la normalità.

Ora vi spiego di cosa sto parlando.

Tanto per cominciare, il tipo di tumore che mi ha colpito all’epoca era altamente maligno e un caso raro, quasi incurabile per gli altri ospedali, e tanto per cambiare aveva anche un nome stranissimo (maledetti termini scientifici).

che fortuna eh?

Inoltre, ho avuto un’grande numero di operazioni chirurgiche e ho provato ogni tipo di terapia “curativa”.

Ero e credo lo sono ancora un “veterano” degli ospedali.

E come regalo di ringraziamento ho ricevuto cicatrici a non finire.

Roba che quelle dei militari a confronto sono graffietti.

E pensare che quando vedo certe persone lamentarsi di piccoli taglietti oppure un po di febbre, mi viene da ridere perché c’è gente che sta peggio di loro e non dice una parola.

Ricordo che un giorno, durante un controllo di routine, mentre stavo salendo in ascensore per andare al piano di sopra a togliere l’ago, incontrai una ragazzina con la madre che appena mi vide con l’ago infilato nel braccio(scoperto)mi disse:”puoi voltarti per favore?a mia figlia dà fastidio il sangue”che tra l’altro appena mi videro in ascensore mi iniziarono a guardare “male”.

Al solo pensiero rido ancora.

Nulla contro la ragazzina, dico solo che la gente a volte dovrebbe essere più “sciolta”e non fare tutto un dramma.

E questa è solo uno dei tanti aneddoti che mi son capitati come paziente.

Molti di voi pensano che gli ospedali siano solo negatività, ma vi assicuro che non è cosi.

Ogni tanto si ride anche in ospedale.

Diciamo che ho imparato a ridere delle mie disavventure.

Comunque anche con la patente è stato diverso, come se non bastasse ho preso la BS(S sta per Special) sempre ritornando al fatto che a me le cose normali non piacciono.

In ambito degli sport invece non ho avuto difficoltà, anzi, la palestra mi ha aiutato a compensare quei leggeri ritardi alla parte sinistra del corpo.

Con la scuola invece, ho avuto il sostegno, che diciamo mi ha aiutato, visto che non ho mai avuto voglia di studiare, credo che senza, non so se ci sarei arrivato in 5 superiore.

E in tutto questo, posso davvero affermare che sono un pezzo “Limited Edition”.

Ammetto che non è mica male come cosa, magari potrei vantarmi.

Quindi per chi mi conosce, tenetemi stretti o potreste perdere un pezzo in edizione limitata

Un abbraccio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Una risposta a “Vita da Limited Edition”

  1. Antonio……
    Perdonami se non sono special come te…soprattutto nel coraggio e nell animo.. nn ti rispondo tanto per scrivere qualcosa….
    Nn riesco a trattenere
    l ‘emozione e la forza che mi stai trasmettendo in questo istante. Si…hai ragione ci lamentiamo per i graffietti… . Scusa nn riesco piu a vedere cosa scrivo……. tvb

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